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La nuova sala operatoria ibrida del Cardiocentro: un investimento per il Ticino

Un aggiornamento necessario per continuare a offrire i più moderni trattamenti chirurgici, un investimento importante, programmato dall’Istituto del cuore e avallato dall’Ente Ospedaliero Cantonale, consapevole della nuova responsabilità verso il Cardiocentro e verso la popolazione ticinese.

La nuova sala operatoria ibrida del Cardiocentro: un investimento per il Ticino

Già pienamente operativa dall’inizio di novembre, viene oggi ufficialmente inaugurata alla presenza delle autorità e dei vertici dell’Ente Ospedaliero Cantonale la nuova sala operatoria ibrida dell’Istituto Cardiocentro Ticino, un investimento di circa 2.5 milioni che consegna al Cardiocentro un’infrastruttura modernissima e gli consente di mantenersi allineato sui più alti standard internazionali nella cura della patologia cardiaca.
 
La sala operatoria ibrida
Le sale operatorie ibride rappresentano l’evoluzione delle sale operatorie tradizionali, un’evoluzione che si è imposta sotto la duplice spinta dell’innovazione tecnologica e, in ambito cardiologico, della conseguente trasformazione delle tre discipline mediche che riguardano specificamente il cuore – la cardiologia, la cardiochirurgia e la cardioanestesia –, sempre più integrate e interconnesse tra loro. Solo in un contesto fortemente multidisciplinare, infatti, si possono offrire le terapie più moderne: interventi chirurgici sempre meno invasivi, procedure cardiologiche sempre più efficaci.
“La sala ibrida – spiega il Prof. Stefanos Demertzis, primario di Cardiochirurgia al Cardiocentro – è una sala operatoria evoluta, un ambiente di lavoro chirurgico che combina attrezzature per la diagnostica per immagini con un tavolo chirurgico multifunzionale. Una soluzione che ci permette di effettuare diagnosi accurate e trattamenti in un’unica postazione, diminuendo rischi e ritardi, e soprattutto migliorando la sicurezza del paziente. È infatti molto importante considerare che, non solo ma in modo particolare nell’ambito cardiochirurgico, l’imaging intraoperatorio è sempre più fondamentale per offrire al paziente i trattamenti più moderni, con la minore invasività possibile e con il rischio chirurgico più contenuto”.
Palpabile la soddisfazione di Massimo Manserra, Direttore dell’Istituto Cardiocentro Ticino, per il nuovo gioiello di famiglia: “Una medicina di alta qualità non può prescindere dall’aggiornamento continuo delle tecnologie, ne eravamo e ne siamo consapevoli. Il nostro impegno è quello di assicurare sempre il mantenimento dello stato dell’arte, per i nostri pazienti, per il prestigio del nostro istituto e anche per fare in modo che i migliori professionisti scelgano di restare con noi o di venire da noi”.
“La realizzazione della nuova modernissima sala operatoria ibrida dell’Istituto Cardiocentro Ticino – chiosa Glauco Martinetti, Direttore Generale dell’EOC – testimonia la ferma volontà dell’Ente Ospedaliero Cantonale di onorare l’impegno assunto di fronte a tutta la popolazione ticinese, l’impegno di garantire all’Istituto del cuore tutto il sostegno e le risorse per consentirgli di continuare ad assicurare le massima qualità della cure, di svolgere al meglio i propri compiti accademici, di confermare e migliorare il proprio prestigio sulla scena nazionale e internazionale”.