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Medicina e ricerca clinica nell’epoca dell’intelligenza artificiale. Si è svolto a Lugano il simposio annuale della Swiss Clinical Trial Organisation organizzato insieme alla Clinical Trial Unit EOC

La Swiss Clinical Trial Organisation (SCTO) è l’organizzazione di riferimento per la ricerca clinica accademica in Svizzera, una piattaforma che promuove e mette in rete l’attività delle diverse Clinical Trial Unit (CTU) attive sul territorio nazionale, prevalentemente presso gli ospedali universitari, favorendo la cooperazione tra ricercatori e ottimizzando lo sviluppo di progetti di ricerca clinica nella prospettiva di offrire le migliori cure al paziente.

Medicina e ricerca clinica nell’epoca dell’intelligenza artificiale. Si è svolto a Lugano il simposio annuale della Swiss Clinical Trial Organisation organizzato insieme alla Clinical Trial Unit EOC

Oggi 15 giugno si è tenuto per la prima volta nella Svizzera italiana il simposio annuale della SCTO che è stato co-organizzato dalla Clinical Trial Unit EOC, membro a pieno titolo della SCTO dal 2020, riunendo a Lugano – aula magna del Campus Est dell’USI – numerosi tra i maggiori esperti a livello nazionale e internazionale di intelligenza artificiale e apprendimento automatico (“machine learning”) applicati alla ricerca clinica.

“Una giornata di studio e di confronto su un tema di assoluta centralità nel presente e in particolare nel futuro della ricerca clinica e della medicina – sottolinea il Prof. Alessandro Ceschi, direttore della Clinical Trial Unit EOC e membro del Consiglio dei direttori delle CTU della SCTO –. Gli straordinari progressi nei campi dell'intelligenza artificiale negli ultimi anni hanno attirato notevole attenzione anche in ambito della ricerca biomedica e per questo abbiamo voluto che il programma del simposio fosse focalizzato su questo tema, aiutandoci a comprendere e approfondire come l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico siano già una componente importante nel presente della ricerca clinica, quali ulteriori benefici possano portare in un prossimo futuro, ma anche quali sono i potenziali rischi, le questioni etiche e di regolamentazione che pongono con urgenza”.

Tra gli interventi, tutti di grande interesse, va citato il contributo di Michael Bronstein, Professore di Intelligenza Artificiale all'Università di Oxford nel Regno Unito e leader mondiale nel campo del “machine learning geometrico”, che ha messo in luce il ruolo della scienza dei dati e dell’intelligenza artificiale nell’attualità della ricerca clinica e nella cura del paziente