Nel corso dello sviluppo infantile certe volte capita che “non fili tutto per il
verso giusto” e che il normale percorso evolutivo sfoci in un profilo che si
discosti in modo sensibile dalle aspettative della norma e delle persone
coinvolte. Da un punto di vista puramente teorico questo imprevisto
può toccare una o più delle classiche aree evolutive considerate per
descrivere lo sviluppo infantile; vale a dire quella verbale, quella sociale,
quella cognitiva oppure quella motoria.
In un significativo numero di casi, inoltre, non è facile o possibile
individuare la causa o l’origine del disturbo responsabile dello scenario
messo in mostra e per questo motivo in altrettanti casi non si può, per
così dire, rimuovere l’ostacolo e dare al processo evolutivo le opportunità
ottimali previste.
Non essendo convenevole procrastinare qualsivoglia forma di intervento
nell’attesa di un’improbabile scoperta risolutoria, è uso comune prevedere
dei percorsi pedagogici o terapeutici particolareggiati e precoci per tutte
quelle creature che presentino un neurosviluppo atipico.
Il/La pediatra è la figura professionale che segue e accompagna i bambini
e le loro famiglie da subito e nel corso dei primi anni ha letteralmente
l’esclusiva sulla dinamica e sulle caratteristiche dello sviluppo di ogni
bambino/a che ha la fortuna di vedere. Il privilegio dei pediatri è quello
di esserci “dal momento uno”, l’arte della pediatria è quella di vedere
e di riconoscere atipie molto prima che siano riconoscibili all’occhio
non esperto e allenato, o che entrino in scena altre figure professionali
istituzionali e non.
L’odierna formazione va dunque vista come momento di condivisione
dei trucchi del mestiere a riguardo del neurosviluppo per favorire nel
miglior modo possibile l’infanzia di tutti i bambini e delle loro famiglie del
nostro territorio.
Dr. med. Andreas Wechsler
