A seconda dell'entità della lesione pelvica (gravità), si distinguono due forme fondamentali:
- Rottura (frattura) non dislocata o stabile, in cui il decorso della frattura è talvolta difficilmente riconoscibile nelle normali immagini radiografiche. Come nel caso di un anello normale, le fratture marginali dell'anello pelvico o le fratture di una sola regione (anteriore o posteriore unilaterale) sono solitamente stabili;
- Frattura completa e totale del bacino - in questo caso, di solito si rompono diverse parti dell'anello pelvico (davanti e dietro e/o su entrambi i lati). Allo stesso tempo, a seconda dell'incidente e dell'entità dello spostamento, possono essere lesi anche gli organi del bacino, come gli organi urinari, cioè vescica e uretere, ma anche importanti vasi sanguigni o nervi.
Ulteriori classificazioni della frattura pelvica vengono fatte in base alle diverse sezioni dell'anello pelvico o cintura pelvica. L'anatomia di questo sistema protettivo e mediatore di diverse ossa saldamente connesse tra loro è importante: il bacino è costituito da un anello formato dal sacro e dall'ischio nella parte posteriore, dalle due lame dell'ilio ai lati e dall'osso pubico nella parte anteriore.