Radiologia addominale
Esami diagnostici per i pazienti che soffrono di disturbi a fegato, vie biliari, pancreas e tubo digerente.
CT Dental Scan
È uno studio raffinato delle arcate dentarie per la valutazione della chirurgia implantologica o oncologica a livello della mascella e della mandibola.
Come si effettua
Viene eseguito con una semplice acquisizione mentre si stringe tra i denti uno spessore in plastica (per la stabilità della posizione in modesta apertura), e le immagini a strato sottile acquisite sono ricostruite nei tre piani dello spazio, su un piano curvo lungo la curvatura delle arcate e con ricostruzioni normali e 3D per la completa valutazione. Non è necessario il digiuno. Dura pochi minuti ed in genere anche le persone claustrofobiche vi si possono sottoporre senza problemi. È un esame con radiazioni ionizzanti e come tale valgono le precauzioni standard nelle persone in gravidanza e nei minori.
Studio della deglutizione
È uno studio di radiologia convenzionale contrastografica che, mediante la somministrazione di mezzo di contrasto baritato o più raramente iodato, permette di valutare le complesse fasi della deglutizione.
Principali indicazioni
È un'indagine particolarmente importante nei pazienti che per disturbi neurologici del coordinamento della muscolatura vanno incontro a aspirazione o penetrazione del mezzo di contrasto nella trachea.
Come si effettua
Mediante l'acquisizione di immagini seriate mentre il paziente ingerisce il mezzo di contrasto si possono vedere i movimenti della lingua e del palato, il ribaltamento dell'epiglottide e l'esclusione al passaggio del cibo degli spazi respiratori.
Preparazione
Come preparazione è sufficiente il digiuno da un paio d'ore. L'esame non è difficoltoso ma bisogna rimanere in piedi di fronte all'apparecchiatura per una decina di minuti, in alcuni casi selezionati l'indagine si può fare da seduti. Il mezzo di contrasto baritato ha un sapore gradevole e si sente la polvere in sospensione (bevanda un poco gessosa), il mezzo di contrasto iodato ha un forte sapore di anice e alcune persone lo trovano sgradevole. È un esame con radiazioni ionizzanti e come tale valgono le precauzioni standard nelle persone in gravidanza e nei minori.
Transito esofago gastrico
È uno studio di radiologia convenzionale contrastografica che, mediante la somministrazione di mezzo di contrasto baritato o più raramente iodato, permette di valutare il lume dell'esofago e dello stomaco.
Principali indicazioni
Si utilizza per identificare la sede di una lesione esofagea, per valutare la forma e la motilità di esofago, stomaco e duodeno e per valutare l'eventuale presenza di ernia jatale. Non è più un esame di primo livello, salvo per i disturbi funzionali. È ancora attuale per lo studio delle complicanze chirurgiche sugli organi in esame.
Come si effettua
Si esegue con il paziente dapprima in piedi e quindi sdraiato, con varie proiezioni. È necessario il digiuno per circa 4 ore e può essere eseguito anche in pazienti che non riescono a collaborare o a stare in piedi.
Il mezzo di contrasto baritato ha un sapore gradevole e si sente la polvere in sospensione (bevanda un poco gessosa), il mezzo di contrasto iodato ha un forte sapore di anice e alcune persone lo trovano sgradevole. È un esame con radiazioni ionizzanti e come tale valgono le precauzioni standard nelle persone in gravidanza e nei minori.
Transito seguito
È un esame di radiologia convenzionale che, mediante la somministrazione di mezzo di contrasto baritato o più raramente iodato, permette di valutare lo svuotamento gastrico ed il movimento peristaltico del piccolo intestino sino al colon e al retto.
Principali indicazioni
Trova impiego nella valutazione degli stati aderenziali post chirurgici per valutare il livello della problematica. È stato in larga misura soppiantato dalla Entero RM, ma mantiene una parziale validità per l'osservazione diretta nei pazienti che per esiti chirurgici hanno un residuo intestinale breve e mal studiabile con Entero RM.
Come si effettua
Come preparazione è necessario il digiuno da almeno 6 ore.
L'esame non è difficoltoso, dopo una prima parte che viene eseguita in piedi o semisdraiati si acquisiscono immagini a distanza variabile per osservare la progressione del mdc. Il mezzo di contrasto baritato ha un sapore gradevole e si sente la polvere in sospensione (bevanda un poco gessosa), il mezzo di contrasto iodato ha un forte sapore di anice e alcune persone lo trovano sgradevole. È un esame con radiazioni ionizzanti e come tale valgono le precauzioni standard nelle persone in gravidanza e nei minori.
Entero RM
È un esame di risonanza magnetica mirato allo studio delle anse intestinali, che sono preventivamente distese mediante la somministrazione di lassativi che trattengono liquidi all'interno dell'intestino.
Principali indicazioni
Oltre allo studio dell'anatomia e della eventuale presenza di malattia infiammatoria o polipoide del piccolo intestino permette di valutarne anche il movimento.
Come si effettua
È prevista una cena leggera il giorno prima dell'esame e il digiuno il giorno dell'esame; è necessario essere in ospedale 30 minuti prima dell'inizio dell'esame.
Vengono di regola somministrati circa due litri di soluzione lassativa in circa 20/25 minuti. Si inietta inoltre, in pazienti senza controindicazioni, un farmaco che rilassa le pareti intestinali e riduce il fastidio dato dalla distensione (Buscopan). Si inietterà inoltre mezzo di contrasto verso la fine dell'esame per meglio valutare le strutture e l'attività di eventuali forme infiammatorie.
Colon TC
La colonscopia virtuale è un esame semplice, accurato e ben tollerato dai pazienti. Si tratta di un esame diagnostico non invasivo che, grazie all'acquisizione TAC a bassa dose di radiazioni e ad una blanda preparazione intestinale, consente la visualizzazione del colon attraverso immagini tridimensionali. L'esame non richiede l'uso né di sonde endoscopiche, né di forme di sedazione e consente di visualizzare diverticoli, polipi e altri reperti addominali come aneurismi, calcoli, ecc.
L'esame è utilizzato di routine in caso di colonscopia convenzionale incompleta, e nei pazienti debilitati o con controindicazioni alla colonscopia convenzionale.
Preparazione
La colonscopia virtuale richiede una blanda preparazione intestinale. Il paziente, nei tre giorni antecedenti l'esame, deve seguire una semplice dieta che prevede l'esclusione di fibre. Deve inoltre assumere tre volte al giorno un blando lassativo da disciogliere in acqua.
Come si effettua
Per permettere una distensione ottimale delle pareti del colon si insuffla, in totale sicurezza e tramite una sottile sonda rettale, dell'anidride carbonica che sarà rapidamente riassorbita attraverso la parete intestinale. Dopo aver disteso il colon verranno eseguite due scansioni TAC, in posizione prona e supina.
I dati acquisiti saranno in seguito rielaborati da sofisticati programmi in grado di generare immagini tridimensionali del colon e un'esplorazione virtuale dello stesso, simulando una vera e propria colonscopia.
RM Retto
È un esame di risonanza magnetica mirato allo studio delle problematiche ano-rettali, sia di origine tumorale che infiammatoria, che mediante l'acquisizione di immagini su più piani e pesate con vari parametri, permette di ben valutare l'interessamento delle pareti del retto e del canale anale e gli spazi ed organi circostanti. In alcuni casi è sufficiente l'esame di base, ma per lo più l'esame viene acquisito anche dopo somministrazione di mezzo di contrasto.
RM defecografia - RX defecografia
Sono tecniche per lo studio dinamico delle problematiche del pavimento pelvico, legate in particolare alla difficoltà a svuotare o di trattenere il contenuto fecale. La defecografia convenzionale sta lasciando il posto allo studio RM, entrambe consentono di valutare l'eventuale cedimento della parete rettale o del pavimento pelvico. Lo studio RX necessita, nei casi di difficoltà allo svuotamento, di opacizzazione delle anse del piccolo intestino, per cui si somministra mezzo di contrasto per bocca circa 1 ora prima dell'esame, mentre la risonanza magnetica permette di sfruttare il mezzo di contrasto intrinseco dei tessuti e di visualizzare sia le anse del piccolo intestino, che vescica e sistema escretore.
Viene indicato un clistere rettale di circa 3 ore prima dell'esame; a circa 1 ora dall'esame viene somministrato eventualmente il mezzo di contrasto per lo studio radiografico, viene quindi riempita l'ampolla rettale con mezzo di contrasto e quindi si acquisiscono le immagini a riposo, sotto sforzo addominale e durante lo svuotamento.
Diagnostica convenzionale contrastografica
È una tecnica radiologica che permette di ottenere immagini in movimento (fluoroscopia) o radiografie di buon dettaglio anatomico con l'utilizzo dei raggi X e di mezzi di contrasto a base di iodio o di bario, e consente la valutazione delle cavità ed il movimento dei tratti sottoposti ad indagine.
Il suo utilizzo si è ridotto nel tempo per il miglioramento delle tecniche CT e RM, ma ha ancora un ruolo nello studio del tubo digerente, e in alcuni casi dell'apparato urinario e muscoloscheletrico.
Esami e diagnosi - Radiologia epatobiliopancreatica
Si occupa dello studio delle malattie del fegato, del pancreas e delle vie biliari. Per la diagnosi ci si avvale di metodiche strumentali, sia non invasive che invasive. Tra le prime figurano: l'ecografia; la tomografia assiale computerizzata (TAC); la risonanza magnetica nucleare (RM). Le metodiche invasive comprendono:
Angiografia
È una metodica che utilizza raggi X e guida fluoroscopica, con la quale è possibile dirigere all'interno del sistema vascolare arterioso e venoso guide e cateteri, per raggiungere determinati distretti del corpo umano. In genere si esegue la puntura di un vaso arterioso o venoso a livello dell'inguine o del braccio per raggiungere qualsiasi organo interno. Nel caso della radiologia epatobiliare pancreatica, la si utilizza per studi del fegato o del pancreas.
Flebografia delle vene sovraepatiche
L’indagine viene effettuata mediante puntura della vena femorale comune all'inguine o della vena giugulare interna destra livello del collo, e utilizza guida fluoroscopica. In genere è finalizzata alla misurazione del gradiente portale in pazienti con ipertensione portale, ascite e gravi malattie degenerative del fegato, come la cirrosi.
Biopsia percutanea
Viene eseguita allo scopo di prelevare un piccolo campione di tessuto di un organo, in questo caso fegato o pancreas, allo scopo di ottenere maggiori elementi diagnostici in aggiunta a quelli ottenuti dalle metodiche di imaging. Si utilizzano l'ecografia o la TAC come guida per raggiungere l'obiettivo desiderato all'interno del corpo umano, grazie all'uso di aghi molto sottili (in genere di circa 1mm di diametro).
Biopsia epatica transgiugulare
Si esegue utilizzando guida fluoroscopica attraverso un accesso venoso al collo e raggiungendo in seguito le vene sovraepatiche sotto il diaframma. Grazie ad un lungo ago molto sottile (circa 1mm di diametro), viene eseguito un prelievo bioptico del fegato, attraverso la parete di una vena sovraepatica. Questa procedura è riservata ai pazienti che non possono subire un prelievo percutaneo perché, ad esempio, i parametri della coagulazione non lo permettono, oppure per la presenza di versamento liquido in addome.
Colangiografia transepatica
Metodica utilizzata per lo studio delle vie biliari intra ed extraepatiche. Si effettua eseguendo puntura percutanea del fegato con guida fluoroscopica e iniettando mezzo di contrasto direttamente all'interno del sistema biliare. In alcuni casi può essere richiesta l'esecuzione di un prelievo bioptico intrabiliare che viene eseguito con piccole pinze teleguidate. In alcune situazioni, per poter giungere ad una diagnosi più precisa, è possibile utilizzare un apposito strumento che permette di osservare le vie biliari dall'interno: il colangioscopio. Generalmente tale procedura viene eseguita in collaborazione con i gastroenterologi, ed è possibile utilizzare l'approccio percutaneo o, in alternativa, quello endoscopico.
Ad eccezione della colangiografia transepatica, tutti gli esami menzionati possono essere eseguiti in regime ambulatoriale, con anestesia locale o con blanda sedazione, e non necessitano necessariamente di un ricovero o di anestesia generale. È però necessario valutare caso per caso, al fine di poter identificare il trattamento più indicato per il paziente.