La tomografia assiale computerizzata (TAC) è una tecnica di indagine radiodiagnostica con la quale è possibile ottenere delle immagini in sezione e tridimensionali dell’anatomia esaminata, basata sull’attenuazione di un fascio di raggi X mentre attraversa una sezione corporea.
Per migliorare la qualità delle immagini e consentire una caratterizzazione di eventuali patologie, è spesso indicata la somministrazione di un mezzo di contrasto a base di iodio per via endovenosa.
Principali indicazioni
In ambito urogenitale l’esame TAC permette, per esempio, la visualizzazione e localizzazione di calcoli renali o lungo il decorso dell’uretere per permettere al medico urologo di scegliere l’approccio terapeutico migliore.
Vi è anche la possibilità di somministrare del mezzo di contrasto per via endovenosa, in modo da ottenere una migliore visualizzazione delle vie escretrici (reni, ureteri, vescica), per differenziare varie patologie e ottenere informazioni maggiori su tutta la morfologia e il funzionamento dell’apparato in esame.
Come si effettua
La TAC non è un esame invasivo, tuttavia necessita di un certo grado di preparazione e la collaborazione del paziente, specialmente se si effettua con mezzo di contrasto. Per poter ottenere un esame di ottima qualità potrà essere richiesto al paziente di presentarsi a digiuno da 4 ore (è consentito bere acqua) e di restare totalmente immobili durante tutta la durata dell'esame seguendo le indicazioni del personale tecnico per quanto riguarda la respirazione.
Il paziente viene posizionato sdraiato sul lettino TAC, che si muoverà all'interno di un anello durante il processo di acquisizione delle immagini. Nel caso in cui dovesse essere iniettato un liquido di contrasto si procederà alla posa di una via venosa periferica in genere all'arto superiore. È importante segnalare tempestivamente qualunque tipo di allergia. L'esame è rapido, la sua durata può variare da pochi minuti fino ad un massimo di 25 minuti.
Rischi
Raramente il mezzo di contrasto somministrato per via endovenosa può causare, nel punto di iniezione, un ematoma o può stravasare fuori dalla vena. Un effetto collaterale transitorio può essere la sensazione di calore o nausea. L’allergia vera o orticaria sono rare. Se il paziente da sottoporre all’esame TAC ha reazioni allergiche note o ha già avuto allergie al contrasto, è necessario segnalarle al tecnico di radiologia medica o al proprio medico.