Anatomia patologica e istopatologia

• Malattie oncologiche: tipizzazione e definizione diagnostica, valutazione di fattori prognostici oppure predittivi di risposta a trattamenti mirati.
• Processi infiammatori: diagnosi di malattie infiammatorie croniche, valutazione del decorso, dell’efficacia o di effetti indesiderati a trattamenti farmacologici.
• Malattie genetiche: individuazione di alterazioni suggestive di una componente ereditaria e meritevoli di consulenza genetica.

Nel dettaglio:

• Ematopatologia: p.es. malattie del sangue e del midollo osseo, linfomi, leucemie.
• Ginecopatologia: p. es. lesioni e tumori del corpo e del collo uterino, tumori ovarici.
• Patologia gastrointestinale ed epatobiliare: p. es. malattia di Crohn, colite ulcerosa, polipi e tumori intestinali, epatiti, tumori epatici e del pancreas.
• Patologia polmonare: p. es. tumori polmonari, malattie polmonari infiammatorie.
• Patologia mammaria: p. es. carcinoma del seno e altre lesioni benigne.
• Uropatologia: p. es. tumori della prostata, della vescica o dei testicoli.
• Patologia cardiovascolare: p. es. alterazioni della parete aortica.
• Patologia del sistema endocrino: p. es. tumori o infiammazioni della tiroide, dei surreni o del pancreas endocrino.
• Patologia testa e collo: p. es. tumori orofaringei o della laringe, lesioni delle ghiandole salivari.
• Neuropatologia: p. es. tumori cerebrali o lesioni infiammatorie.
• Patologia parti molli e tessuto osseo: p. es. tumori delle parti molli (sarcomi), e tumori/lesioni ossee.
• Pedopatologia e patologia fetoplacentare: p. es. disturbi dello sviluppo, alterazioni infiammatorie, tumori infantili.
   

• Processazione di biopsie (prelievi) ottenute in seguito a esami endoscopici o radiologici oppure durante interventi/esplorazioni chirurgiche (circa 70'000 ogni anno).
• Analisi istochimiche e immunoistochimiche.
• Analisi in esame estemporaneo durante intervento operatorio.
• Archiviazione del materiale diagnostico a lungo termine a favore di potenziali richieste/analisi anche a distanza di anni dalla diagnosi.
   

Una tecnica di prelievo ottimale permette di limitare il numero di biopsie non rappresentative e di ridurre possibili artefatti che possono compromettere l'esame istologico, quali ad esempio lo schiacciamento del tessuto. Evitare di traumatizzare eccessivamente il tessuto con elettrocauteri, pinzette o bisturi oppure con movimenti bruschi in caso di biopsie. 

Fissare i tessuti in formalina tamponata al 4-10 % (eccezioni vedi Vademecum) il più presto possibile dopo il prelievo. Questo tipo di fissazione garantisce l'analisi istologica in condizioni ottimali e non preclude alcun tipo di analisi complementare. Le dimensioni del contenitore devono essere idonee al materiale e soddisfareil rapporto fissativo/prelievo di 5/1.

Provvedere ad identificare tutti i contenitori con nome, cognome e data di nascita del paziente (p.f. non sul coperchio). In caso di più prelievi dello stesso paziente, numerare i contenitori in corrispondenza dei reperti indicati sul formulario di richiesta di esame istologico. 

L'Istituto cantonale di patologia ha organizzato un "servizio corrieri" in corrispondenza dei siti che inviano regolarmente grosse quantità di materiale. Per gli altri, l'Istituto distribuisce gratuitamente le buste affrancate per l'invio (posta A). 

L'interpretazione corretta e tempestiva di un esame istologico dipende molto dalla completezza delle informazioni cliniche e anamnestiche a disposizione dell'anatomo patologo. Si invitano i medici richiedenti a compilare in modo completo il formulario di richiesta. In alcuni casi può essere utile includere risultati di laboratorio o esami radiologici.

La maggior parte delle analisi (>80%) viene evasa dall'Istituto entro 48 ore dall'accettazione. Casi che necessitano di ulteriore campionamento del materiale inviato, complemento delle notizie cliniche, esami complementari, decalcificazioni, possono richiedere fino a 7 giorni dal momento dell'accettazione.