Ridurre i fattori di rischio
Alcuni fattori di rischio non sono modificabili (fattori ereditari, sesso e età), mentre sugli altri si può intervenire in modo efficace:
- Fumo: il fumo danneggia il rivestimento interno delle arterie, favorendo il formarsi della placca e la conseguente riduzione del lume vasale. Smettere di fumare significa ricavare un grande beneficio in termini di salute.
- Ipertensione arteriosa (elevata pressione del sangue): quando la pressione arteriosa è alta, il sangue spinge troppo forte contro le pareti delle arterie, indebolendone il rivestimento interno e favorendo il deposito di colesterolo con formazione della placca. Controllando la pressione sanguigna si limita la crescita della placca e si riduce il rischio di infarto e di ictus.
- Ipercolesterolemia: alti livelli di colesterolo nel sangue favoriscono la formazione delle placche aterosclerotiche. L’attività fisica associata all’uso di determinati medicamenti può mantenere il valore del colesterolo a un livello di sicurezza.
- Iperglicemia (diabete mellito): valori molto elevati di glucosio nel sangue possono aumentare il danno alle arterie. Tenere sotto controllo i valori glicemici (sia a digiuno che dopo i pasti), significa ridurre il rischio di complicanze aterosclerotiche. Un attento controllo del compenso metabolico presuppone una dieta rigorosa, l’uso di farmaci (ipoglicemizzanti orali o insulina) e soprattutto un attento e continuo autocontrollo domiciliare della glicemia.
- Obesità: l’eccesso di peso corporeo può facilitare la comparsa del diabete, dell’ipertensione e dell’aumentato livello di grassi nel sangue. In caso di obesità o di eccesso di peso, anche la perdita di pochi chili può essere utile per promuovere un ciclo virtuoso che conduce al benessere psico-fisico. In questi casi è importante impostare un regime dietetico a basso contenuto di grassi saturi e associarlo ad un’attività fisica moderata e costante.
- Vita sedentaria: l’attività fisica aiuta a ridurre il peso corporeo, rafforza il cuore, riattiva la circolazione e sembra influenzare favorevolmente il metabolismo dei grassi e degli zuccheri. Con l’attività fisica, ad esempio, i livelli di colesterolo HDL (il cosiddetto colesterolo buono) aumentano.
- Stress.