Senologia

L'importanza dello screening mammografico

Nella fascia d’età tra 50 e 69 anni si consiglia di eseguire ogni due anni una mammografia per la diagnosi precoce del tumore del seno.

La mammografia di screening permette di individuare anche piccoli tumori (inferiori ad 1 cm), che nella maggior parte dei casi non hanno ancora sviluppato delle metastasi linfonodali o a distanza. Ciò aumenta le possibilità di sopravvivenza e di guarigione: i tumori di dimensioni inferiori ad 1 cm hanno infatti una probabilità di guarigione del 95%.

La mammografia eseguita nell‘ambito di un programma di screening si differenzia dalla mammografia richiesta dal medico curante o ginecologo e viene eseguita solo in centri accreditati dal programma di screening del Cantone Ticino. Il Centro di senologia della Svizzera Italiana è uno dei centri accreditati per questo esame.

Nel corso della prima visita, il senologo procederà con: 

• Anamnesi.
• Esame clinico del seno: fase di osservazione e fase di palpazione.
• Esame ecografico: procedura semplice e indolore, per visualizzare con grande precisione la struttura del seno. 

Esami di approfondimento per la diagnosi: 

• Mammografia (radiografia del seno).
• Ecografia.
• Risonanza magnetica, RM o MRI.
• Prelievo ad ago fine, eseguito a "mano libera" o sotto guida di ecografia.
• Biopsia percutanea, eseguita a "mano libera", sotto guida di ecografia, della mammografia o della RM. 
• Macrobiopsia vacuum assistita, ossia un prelievo di tessuto mammario.
• Linfonodo sentinella: ricerca e marcatura, identificazione e l'asportazione del linfonodo sentinella, esame istologico. 

Chirurgia del seno: 

• Chirurgia senologica vera e propria: rimozione del tumore tramite un intervento conservativo del seno (adatto nel caso di un tumore mammario in fase precoce in tutti i casi in cui non esistano controindicazioni) o l’asportazione di tutto il seno (mastectomia, indicata per le pazienti non candidate alla chirurgia conservativa)
• Chirurgia ricostruttiva: interventi volti a correggere la forma di una parte del corpo che presenta un’anomalia rispetto a quella che è considerata la normalità anatomica: un’anomalia può essere congenita, cioè presente fin dalla nascita, oppure acquisita (secondaria) come conseguenza di malattie, traumi, interventi chirurgici di vario tipo.