Diagnosi
La diagnosi di ameloblastoma non è sempre facile. Pertanto, oltre a registrare i sintomi, abbiamo bisogno di informazioni provenienti dalla diagnostica per immagini e dagli esami dei tessuti fini. La combinazione delle diverse procedure aiuta a escludere altri quadri clinici e a formulare una diagnosi certa.
Anamnesi ed esame fisico
All'inizio del processo diagnostico, vi chiediamo di descrivere i disturbi di cui soffrite e da quanto tempo esistono (anamnesi). Ad esempio, vi chiederemo quanto segue:
- soffre?
- da quanto tempo è presente il gonfiore?
- ha avuto disturbi in passato o ne ha attualmente nell'area della mandibola o con le protesi?
- i denti si sono spostati o allentati?
Segue un esame fisico. Esamineremo e palperemo la mascella e gli eventuali gonfiori presenti. Anche la cavità orale e la dentizione saranno esaminate più da vicino.
Tecniche di imaging
Le procedure di imaging possono aiutare a determinare l'estensione della crescita eccessiva del tessuto e a confermare il sospetto di un ameloblastoma. Tuttavia, una diagnosi definitiva non è ancora possibile.
- Esame radiografico: nel caso di un ameloblastoma, la radiografia spesso mostra aree dell'osso mascellare in cui la sostanza ossea si è dissolta. Può essere visibile anche la degenerazione delle radici dei denti o dei denti racchiusi dalla crescita eccessiva del tessuto.
- Risonanza magnetica: questa procedura fornisce immagini ancora più precise e può fornire informazioni sulla causa dei sintomi, ad esempio una cisti.
Esame del tessuto
L'esame dei tessuti fini (istologico) consente di stabilire con precisione se si tratta effettivamente di un ameloblastoma. A tal fine, si preleva un campione di tessuto e lo si esamina al microscopio in laboratorio. In base all'aspetto e alla composizione delle cellule prelevate, gli specialisti sono in grado di stabilire se si tratta di un ameloblastoma e di quale tipo. Tuttavia, la classificazione istologica non è di grande importanza per il decorso della malattia e il trattamento.