Cancro alla prostata: la diagnosi del medico.
Non esistono metodi specifici per prevenire il cancro alla prostata, né esiste una raccomandazione per uno screening generale per tutti. Tuttavia, si dovrebbe sfruttare la possibilità di effettuare esami per la diagnosi precoce del cancro se sono stati diagnosticati tumori alla prostata in parenti maschi stretti (nonno, padre, fratello, zio). Un metodo di diagnosi precoce del cancro alla prostata, ad esempio, è il già citato esame del sangue (test del PSA).
Il medico farà innanzitutto un'attenta anamnesi dei vostri sintomi, compresa la questione del cancro alla prostata in famiglia. Il passo successivo del medico sarà un esame fisico. Di solito vengono utilizzati i seguenti esami e test:
- Esame di palpazione. Durante questo esame, il medico inserisce un dito indice nel retto. Questo gli permette di sentire la prostata attraverso la parete intestinale e di vederne la circonferenza. Questo metodo è chiamato anche "esame digitale-rettale" (DRU) (in latino "digitus" significa dito; "rectal" si riferisce all'ultimo tratto del colon).
- Test del PSA. Questo esame di laboratorio del sangue determina la quantità di PSA presente nel sangue. Il PSA (antigene prostatico specifico) è una proteina prodotta esclusivamente dalla prostata. Se il livello di PSA è superiore a 4 nanogrammi per millilitro, può essere un'indicazione di un possibile tumore alla prostata; se il livello è superiore a 10 nanogrammi per millilitro o più, aumenta il rischio di un tumore maligno. Altri motivi per un valore elevato sono l'infiammazione della prostata (prostatite) o l'ingrossamento benigno della prostata.
- Risonanza magnetica (RM) specifica per la prostata. Con l'aiuto di questa procedura di imaging, il medico può vedere in quale area la prostata si è ingrossata. Inoltre, è possibile capire se si tratta di un ingrossamento benigno della prostata, di un'infiammazione o di un tumore. La risonanza magnetica (RM), detta anche risonanza magnetica, non produce raggi X.
- Campione di tessuto (biopsia). Se gli esami precedenti hanno confermato il sospetto di cancro alla prostata, una biopsia può portare la chiarezza desiderata. Un patologo utilizza un microscopio per determinare la presenza di cellule tumorali nel tessuto della prostata.