L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), allo scopo di uniformare il significato fra i vari Paesi, ha fornito le seguenti definizioni:
- effetto indesiderato (side effect): qualsiasi effetto non intenzionale di un farmaco che insorga alle dosi normalmente impiegate nell'uomo e che sia connesso alle proprietà del farmaco (ad esempio, la sedazione da benzodiazepine);
- evento avverso (adverse event, AE): qualsiasi evento medico non desiderato, che insorga in un paziente o in un soggetto a cui venga somministrato un medicamento e che non necessariamente abbia una relazione causale con il trattamento. Reazioni avverse a farmaco, insuccesso terapeutico e overdose sono possibili eventi avversi;
- reazione avversa (adverse drug reaction, ADR): un effetto nocivo e non voluto conseguente non solo all'uso autorizzato di un medicinale alle normali condizioni di impiego, ma anche agli errori terapeutici e agli usi non conformi alle indicazioni autorizzate, incluso l'uso improprio e l'abuso del medicinale.
Affinché un evento avverso possa essere considerato una reazione avversa deve esistere il sospetto di un rapporto di causalità tra terapia farmacologica ed evento avverso e, soprattutto, deve esservi una ben definibile relazione temporale tra assunzione del farmaco e comparsa dell’evento. Tuttavia, si sottolinea che provare il nesso di causalità tra farmaco ed evento non è compito del segnalatore (anche se professionista sanitario autorizzato a dispensare, utilizzare o prescrivere medicamenti). Il segnalatore deve, infatti, riportare, per legge, all’ente regolatore nazionale Swissmedic, tutte le reazioni avverse sospette (cioè che secondo lui possono essere correlate all’uso del farmaco).
Per reazione avversa grave si intende una reazione:
- che ha provocato un evento fatale,
- che ha messo in pericolo la vita del paziente,
- che ha provocato o prolungato l'ospedalizzazione,
- che ha provocato invalidità grave e/o permanente del paziente,
- che ha provocato anomalie congenite e/o difetti alla nascita,
- che è inclusa nella lista europea Important Medical Event (IME).
L’operatore sanitario può comunque definire grave la reazione anche se non sono presenti le condizioni sopra descritte sulla base della rilevanza clinica dell’evento. Tutte le altre situazioni (non comprese tra quelle sopra elencate) sono da considerarsi come non gravi.
Negli Stati Uniti si stima che vi siano 100.000 decessi / anno legati a reazioni avverse. Il 6,5% dei ricoveri, inoltre, sono dovuti a reazioni avverse. Il 10% dei pazienti, invece, presenta una reazione avversa durante l’ospedalizzazione, l’1% una reazione avversa grave e lo 0,03% una reazione avversa letale.
In quest’ottica, diviene determinante il ruolo della Farmacovigilanza, i cui obiettivi sono:
- riconoscere dopo l’introduzione sul mercato nuove reazioni avverse;
- migliorare le informazioni su reazioni avverse note: nuove caratteristiche (ad esempio, gravità, frequenza dei sintomi) o nuovi fattori di rischio (ad esempio, co-morbidità, interazioni, gruppi a rischio);
- confrontare il rapporto rischio-beneficio tra farmaci;
- identificare problemi legati all’utilizzo dei farmaci (dalla prescrizione alla somministrazione), incluso l’uso off-label;
- intraprendere misure per minimizzare il rischio (prevenzione);
- comunicare informazioni sulla sicurezza dei farmaci.
I professionisti sanitari coinvolti nella Farmacovigilanza provvederanno a valutare il nesso di causalità tra farmaco ed evento riportato dal segnalatore come reazione avversa sospetta.
All’EOC è possibile segnalare le reazioni avverse contattando il Centro Regionale di Farmacovigilanza.